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Scoprite Sesto al Reghena con noi

Il cortile dellAbbazia di Santa Maria in Silvis a Sesto al Reghena con le fondazioni delloriginaria antica chiesa triabsidata

Sesto al Reghena è una cittadina in provincia di Pordenone, il cui nome risale all'epoca romana. Sesto deriva dalle sei miglia romane che separavano il paese dalla principale città romana di Concordia Sagittaria. Reghena è il nome del fiume che lo attraversa.

 

Come Palmanova, Sesto al Reghena è uno dei "Borghi più belli d'Italia".I Borghi più belli d'Italia" (I borghi più belli d'Italia). Merita sicuramente una visita se siete stanchi di stare sulle spiagge di Bibione, Caorle o Lignano Sabbiadoro. Da queste località si raggiunge comodamente in auto in meno di tre quarti d'ora.

Abbazia di Santa Maria in Sylvis

Sesto al Reghena è legato alla magnifica abbazia benedettina di Santa Maria in Sylvis, risalente al VII secolo, attorno alla quale si è sviluppato il villaggio.

 

L'abbazia fu devastata nell'889 e ricostruita come fortezza, tanto da sembrare un castello medievale. Dell'abbazia originaria si conservano la torre d'ingresso, la basilica, la residenza dell'abate (l'attuale municipio), l'ufficio abbaziale e il presbiterio.

 

La basilica, costruita in stile romanico-bizantino, è decorata con un ciclo di affreschi del XIV-XV secolo. Essi raffigurano il rarissimo "Lignum Vitae" - "Albero della Vita", di cui esistono solo tre esempi in tutta la regione. Ci sono anche storie di San Benedetto.

Ma nella cripta dell'abbazia si possono vedere anche altri rari manufatti. Ad esempio, l'urna di Sant'Anastasia, santa e martire molto venerata, che si trova in un blocco di marmo scolpito con immagini di epoca longobarda (8). probabilmente la cripta fungeva un tempo da pulpito in marmo.

 

Nel parco dell'abbazia si trova anche un piccolo lapidario (un luogo in cui si conservano glioggetti in pietra come statue, lapidi, sarcofagi, monumenti, croci, parti in pietra di edifici).

Sesto al Reghena - Piazza castello - facciata dellAbbazia di Santa Maria in Silvis

Abbazia di Santa Maria in Silvis - affresco del XV secolo con lArcangelo Gabriele

Torre dell'Orologio

La torre dell'orologio è uno dei simboli della città. La torre risale al XIV secolo e fa parte delle antiche fortificazioni. Il suo orologio era un tempo un importante punto di riferimento per la popolazione locale.

Ponte Romano

Questo ponte romano sul fiume Reghena è un ottimo esempio di ingegneria antica. Serviva come importante collegamento sulle rotte commerciali. Ancora oggi è in buone condizioni e offre un'affascinante visione della storia.

 

Per vivere appieno il significato storico e la bellezza di Seto al Reghena, si consiglia di partecipare a una visita guidata. Le guide locali hanno una profonda conoscenza della storia e della cultura della città e possono fornirvi informazioni e racconti interessanti.

Cucina e specialità locali

Sesto al Reghena offre un'autentica cucina regionale, che comprende polenta e vari tipi di pasta e carne, oltre a specialità locali come il frico.il Frico è un piatto tradizionale originario della provincia di Udine, ma molto diffuso anche a Sesto al Reghena. Il frico è in realtà formaggio fritto, spesso combinato con altri ingredienti come patate, cipolle o mele. Esistono due varianti principali del frico:

  • Frico friabile - questa versione croccante è fatta con solo formaggio, che viene fritto fino a diventare sottile e croccante. Viene spesso servito come antipasto o come parte di un aperitivo.
  • Frico morbido - una versione più morbida prevede una combinazione di formaggio con patate e talvolta cipolle. Il risultato è un impasto morbido e ricco che può essere servito come piatto principale o come contorno.

Frico friabile a sinistra, frico morbido a destra

Biscotti bussolai, dolcetti tradizionali del Veneto

Un'altra specialità tradizionale locale è il biscotto "bussolà". Si tratta di biscotti preparati con molto burro e uova, la cui ricetta viene solitamente tramandata di generazione in generazione e si dice che un tempo il padrino li regalasse al figlioccio come buon auspicio.

Sono ideali per una colazione sostanziosa, ma anche per un bicchiere di vino.

Si consiglia di provare anche i vini locali, che sono di altissima qualità grazie alle condizioni climatiche ideali.

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